Castello di Ama

Louise Bourgeois

Topiary

2009

[…] Se l’arco isterico nell’altra opera della Bougeois mostra un mondo di tensione oltre il dualismo dei sessi nel senso dell’isolamento, la nuova opera per il Castello di Ama offre invece un momento di sintesi totale: pezzi di marmo rosa in una fase di autofecondazione continua, una figura femminile trasformata in un fallo in boccio.

La Bourgeois ha scelto un luogo nascosto e buio e ha costruito una figura verticale all’interno di questo spazio umido. È senz’altro una figura femminile, ma è anche un organo sessuale in boccio in una rorida fase di appagamento con uno zampillo infinito di fluidità.

È cosa indipendente, autonoma, che gli gnostici definirebbero pleroma. Platone aveva sognato un essere simile. Adesso è completo.

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