Steidl Book Culture
“Tra i fotografi e gli appassionati di fotografia, la notorietà di Steidl è pari a quella di Johannes Gutenberg: è ampiamente ritenuto il miglior tipografo al mondo”.
The New Yorker, maggio 2017
Fondata a Göttingen nel 1972 da Gerhard Steidl, la casa editrice Steidl è un pilastro nel mondo dell’editoria d’arte. Steidl ha iniziato come stampatore e designer di poster negli anni Sessanta, conoscendo il mondo dell’arte contemporanea attraverso la curatela indipendente e Joseph Beuys di cui era sia editore che assistente. Inizialmente Steidl Verlag si occupa sia di fotografia che di saggi politici, per poi aggiungere negli anni Ottanta una sezione dedicata alla letteratura. Dal 1994, e poi sempre maggiormente, si specializza unicamente in fotografia sotto forma di “photobook”.
Steidl è un editore atipico, quasi leggendario. Ogni suo libro è trattato dal momento creativo a quello produttivo come un’opera d’arte a tutti gli effetti. Il processo di produzione, dalla selezione della carta, alla stampa, alla rilegatura e layout è seguito personalmente da lui, così come le importantissime relazioni con gli artisti. Tutto questo avviene nella sede di Göttingen, città natale che Steidl non ha mai abbandonato: Steidl Verlag è un edificio che racchiude produzione, uffici, ristorante, biblioteca: una fucina di stampa, di lavoro, di attesa e di scoperta. Per Steidl, il libro stampato ha una forza morale e culturale impareggiabile, è un’arte democratica ma anche contraddittoria: il libro è un oggetto seriale ma profondamente personale, un oggetto che ha rivoluzionato la storia della società e del mondo, proprio come ha fatto secoli dopo la fotografia.
Nel corso di più di cinquant’anni di lavoro editoriale nel mondo nell’arte, con grande attenzione ai dettagli e una visione radicale e lungimirante, Steidl ha creato qualcosa che può essere vista come la più importante “enciclopedia visiva” di fotografia al mondo, raccogliendo nelle sue pubblicazioni non solo le fotografie, ma lo sguardo, l’idea, la personalità dei più grandi fotografi internazionali.
Steidl Book Culture è quell’enciclopedia: la raccolta completa delle pubblicazioni di Steidl. Il progetto nasce da una suggestione di Gerhard Steidl dopo la visita a una cantina: affascinato da come le aziende vinicole conservano e custodiscono una piccola quantità di bottiglie della loro produzione annuale, allo stesso modo Steidl ha iniziato a conservare alcune copie dei libri che pubblicava di anno in anno. A partire da questo si sviluppa l’idea di dare la possibilità di acquisire l’intera collezione e farne una vera e propria biblioteca: un centro di studio, cultura, custodia e bellezza che trova spazio, per il momento, in soli cinque luoghi al mondo.
A Castello di Ama, questa raccolta diventa parte integrante non solo della Collezione ma anche dello spazio e della quotidianità. All’interno dell’Arca, luogo già dedicato alla custodia e all’accoglienza, più di 1100 libri fotografici pubblicati tra il 2006 e il 2024 si integrano nello spazio architettonico a comporre una costellazione di immagini, storie, visioni e tempi multipli. Questi fanno da eco alla collezione di bottiglie nel Caveau, facendo dell’Arca un perfetto esempio di Castello di Ama, di quel “microcosmo di tempo, storia, natura e arte”.
Tra gli artisti più noti: Robert Adams, Josef Albers, Nobuyoshi Araki, Lewis Baltz, Joseph Beuys, Koto Bolofo, Louise Bourgeois, Edward Burtynsky, Sophie Calle, Philip-Lorca diCorcia, Bruce Davidson, Jim Dine, William Eggleston, Mitch Epstein, Walker Evans, Dan Flavin, Robert Frank, Nan Goldin, Felix Gonzalez-Torres, Günter Grass, Andreas Gursky, Damien Hirst, Roni Horn, Donald Judd, Anish Kapoor, William Kentridge, Chris Killip, Karl Lagerfeld, David Lynch, Guido Mocafico, Orhan Pamuk, Gordon Parks, Martin Parr, Robert Polidori, Gerhard Richter, Ed Ruscha, Matthias Schaller, Richard Serra, Dayanita Singh, Edward Steichen, Joel Sternfeld, Hiroshi Sugimoto, Sam Taylor-Johnson, Juergen Teller, Guy Tillim, Andy Warhol, Ai Wei Wei, Kanye West.

Castello di Ama: Dell'Operosità e della luce
Una felice congiuntura di esperienze e sensibilità ha portato alla luce il libro che racconta Castello di Ama attraverso le fotografie magistrali di Aurelio Amendola, le parole raffinate di Bruno Corà, e la preziosa guida editoriale di Gerhard Steidl.
"Castello di Ama: Dell’operosità e della luce" è un volume che non solo celebra l’anniversario dei 25 anni della Collezione con immagini che interpretano e documentano ogni opera, ma evoca l’atmosfera stessa di Castello di Ama, tra i luoghi produttivi e il borgo, tra le vigne e gli oliveti. Sottolinea una caratteristica che è fondamento dell’azienda: l’equilibrio. Equilibrio di natura e artificio, di produzione e ospitalità, alle radici di quell’arte che trova nel fare la sua etimologia, e in Ama il suo luogo.